Il cane corso è un cane dalle origini molto antiche. La sua origine è italiana; il cane corso è infatti un discendente del canis pugnax, il cane molosso utilizzato dai legionari romani durante le loro campagne belliche (il cane corso è stato per moltissimo tempo identificato come “molosso italiano”; più di trenta anni fa fu proposta la denominazione “dogo di Puglia”).
Il termine corso non ha, nel caso di questo cane, niente a che vedere con la Corsica, la famosa isola francese, ma questa è l’unica certezza assoluta relativamente alla denominazione; non si è ancora riusciti infatti a dare una spiegazione certa del perché questa razza sia stata così denominata.
Una delle ipotesi più accreditate fa risalire il termine al latino cohors (guardia, protettore); un’altra ipotesi è che corso derivi dal termine greco kortos (cortile, recinto) mentre altri ritengono più plausibile ricondurre l’origine di tale denominazione a un antico aggettivo celtico-provenzale, cursus, traducibile con forte, potente, robusto.
Curioso l’uso che si faceva del cane corso in epoca medievale; la razza veniva infatti utilizzata nelle azioni di guerra; protetti con armature di cuoio, trasportavano sulle spalle dei recipienti contenenti la pece bollente, venivano quindi lanciati nel bel mezzo del combattimento creando scompiglio nelle fila della cavalleria nemica. Caratterizzato da un’estrema versatilità, il cane corso è stato utilizzato per lo svolgimento di numerosi impieghi: custode delle masserie, delle mandrie, cane da guardia, guardia del corpo, cacciatore di animali di grossa taglia come gli orsi e i cinghiali.
Nei tempi passati, molto probabilmente, proprio quest’ultimo compito è stato l’uso più classico di questo cane. Nella caccia alla selvaggina pericolosa, i cani corsi venivano coadiuvati dai bracchi e dai segugi il cui compito era quello di scovare l’animale e inseguirlo costringendolo poi a fermarsi per dare il tempo ai cacciatori di arrivare a tiro; era a questo punto che entravano in gioco i cani corsi che, appena sciolti, attaccavano la selvaggina afferrandola per le orecchie permettendo ai cacciatori di avvicinarsi senza pericolo e sparare a colpo sicuro. Un altro uso tipico del cane corso era quello della caccia al tasso, animale pregiato sia per il valore che veniva dato alla pelliccia sia per il sapore della carne e per l’uso lenitivo che si faceva del suo grasso fuso. La caccia al tasso veniva svolta nelle ore notturne e, non potendosi utilizzare le armi da fuoco, era necessario ricorrere a cani perfettamente addestrati quali erano i cani corsi che stanavano il tasso e l’uccidevano con un solo morso piazzato alla nuca senza dargli il tempo di alzarsi e potersi difendere con i suoi lunghi acuminatissimi artigli. Il cane corso sapeva inoltre farsi valere anche come bovaro; in tempi più remoti, i bovini, nati e cresciuti allo stato brado, erano difficili da gestire perché il loro grado di pericolosità era simile a quello degli animali selvatici. Si rendeva pertanto necessario neutralizzare il toro, compito svolto magistralmente dal cane corso che bloccava l’animale afferrandolo al musello, punto sensibilissimo che procurava al toro un dolore talmente intenso che lo costringeva all’immobilità assoluta. Come bovaro inoltre il cane corso era indicatissimo quale protettore da animali pericolosi come l’orso e il lupo senza contare poi i temuti ladri di bestiame.
Nella seconda parte del XX secolo, per la precisione agli inizi degli anni settanta, la razza del cane corso sembrava destinata all’estinzione, ma, grazie all’interessamento di alcuni cinofili, è stata possibile un’operazione di recupero che, seppur lentamente, ha finito per dare i suoi frutti e, nel 1994, la razza ha ottenuto il riconoscimento ufficiale dall’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana).
Le caratteristiche fisiche del cane corso
La F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale) classifica il cane corso tra i Cani di tipo pinscher e schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri.
Il cane corso un cane di taglia medio-grande, muscoloso; il tronco è compatto e particolarmente robusto. La testa è di grandezza proporzionata rispetto al corpo; il muso è largo e profondo; il tartufo è voluminoso e piatto, di colore nero o grigio. I denti sono ben sviluppati; la chiusura è caratterizzata da leggero prognatismo.
Gli occhi sono di media grandezza, di colore scuro e ben distanziati l’uno dall’altro. Le orecchie hanno forma triangolare, inserite alte e aderenti alle guance.
Gli arti, sia quelli anteriori che quelli posteriori, sono bene in appiombo, forti e robusti e caratterizzati da una buona ossatura.
L’altezza media varia dai 64 ai 68 cm negli esemplari maschi; le femmine sono leggermente più basse, l’altezza varia infatti dai 60 ai 64 cm; il peso dei soggetti maschi varia dai 45 ai 50 kg, nelle femmine invece va dai 40 ai 45 kg.
Il pelo è corto, aderente e lucido, molto robusto e talmente fitto che garantisce un’ottima impermeabilità. Nella stagione invernale è presente anche un sottopelo molto fitto. La coda è inserita abbastanza in alto, è larga alla radice, la punta risulta invece più affusolata.
Lo standard considera come colori ammessi il nero, il fulvo, il grigio e il tigrato.
II difetti più ricorrenti nella razza del cane corso sono l’enognatismo, il criptorchidismo, il monorchidismo, l’anurismo, il colore chiaro degli occhi, l’altezza fuori standard ecc.
Cane corso: gli aspetti caratteriali
Il cane corso è un animale dalla vivida intelligenza, docile, molto facile da addestrare; è devotissimo al suo padrone ed è particolarmente sensibile all’umore di quest’ultimo; molti si chiedono se il cane corso può essere il cane giusto per una famiglia in cui si trovano dei bambini piccoli; la risposta degli allevatori è un sì deciso; la sua mole, certamente imponente, all’inizio può ingannare, ma il cane corso è considerato un “gigante” buono; ai bambini si affeziona moltissimo e ama giocare con loro e da loro adora farsi coccolare.
Se viene addestrato per compiti particolari (per esempio la difesa personale, la caccia al cinghiale, la guardia ecc.) rivela comunque una certa dose di coraggio e di potenza.
Va tenuto conto che il cane corso può rivelarsi ostile nei confronti di altri cani, in particolar modo con quelli di taglia grande e dello stesso sesso.
Il cane corso non è indicato per persone poco attive dal momento che ama moltissimo il movimento; è molto importante quindi dargli la possibilità di passeggiare a lungo e regolarmente.
Il cane corso è uno dei cani che, purtroppo, viene ancora oggi utilizzato nei combattimenti fra cani, pratica barbara e illegale che il nostro codice penale punisce severamente (reclusione da uno a tre e anni e multe da 50.000 a 160.000 euro).
Come scegliere il cucciolo di cane corso
Per la scelta del cucciolo di cane corso è bene, come sempre ricordiamo, rivolgersi ad allevatori seri, competenti ed esperti. Nel nostro Paese sono molti gli allevamenti di cane corso, sono presenti in tutte le regioni e non sarà difficile trovare quello che può fare al caso nostro. È consigliabile una visita preliminare dell’allevamento prima di procedere con l’acquisto; acquisto che è sconsigliabile effettuare in un generico negozio di animali.
Diffidate da quelli che allevano più razze o da quelli che hanno sempre cuccioli disponibili tutto l’anno….., ameno che non siano allevatori Professionisti, sicuramente sono solo commercianti, non allevatori!
Pretendete di vedere i genitori o almeno la mamma dei cuccioli che vi stanno proponendo…
Quando i cuccioli hanno circa 50 giorni di età è possibile eseguire test che possono rivelare importanti tratti caratteriali quali la docilità e l’indipendenza.
L’alimentazione del cane corso
L’alimentazione del cane corso non rappresenta un particolare problema; nonostante la sua notevole mole, il cane corso non necessita di grandi quantità di cibo; è necessario garantirgli un’alimentazione bilanciata. È possibile somministrargli pasta o riso cotti oppure pane secco, carne leggermente scottata e, eventualmente, integratori vitaminici e minerali. La frequenza dei pasti deve diminuire con l’aumentare dell’età; dal primo al terzo mese è opportuno somministrare 4 pasti; nel periodo che va dai 3 ai 6 mesi il numero dei pasti scenderà a 3; per i successivi dodici mesi i pasti saranno due; passati i diciotto mesi di età sarà possibile somministrare anche un solo pasto giornaliero. Esistono cibi studiati appositamente per la razza che devono essere somministrati tenendo ovviamente conto dello stile di vita del nostro amico; tanto meno il nostro amico è attivo (ma ricordiamoci che il cane corso adora muoversi), tanto più la sua alimentazione dovrà essere leggera.
Vita media e problemi di salute
La vita media del cane corso è di circa 14 anni; è un cane che generalmente gode di ottima salute. Come nel caso di tutte le razze di grande mole, anche il cane corso può essere interessato da patologie a carattere osteoarticolare quali la displasia dell’anca, l’osteocondrite del garretto e la debolezza ai legamenti del ginocchio, ma va detto, che non essendo disponibile un monitoraggio organizzato su basi scientifiche, il numero di casi segnalati rientra nella norma; per alcune patologie (malattie cardiache, patologie oculari e torsione dello stomaco), invece, il numero di casi segnalati sembra essere addirittura più basso di quelli di molte altre razze.
fonte: www.italian-cane-corso.com